Rischio sismico e tutela del patrimonio artistico mediante tecnologie innovative in italia e nel mondo”
A Pistoia e a Montecatini Terme abbiamo un patrimonio artistico di tutto rispetto e più in generale l’Italia è tutta-di per sé-un tesoro a cielo aperto.
Ma che può accadere in caso di terremoto? L’Italia corre il rischio di veder crollare le proprie meraviglie architettoniche?Dopo L’Aquila molti studiosi sono tornati a porsi questo inquietante interrogativo e appunto di questo attualissimo argomento il noto sismologo Alessandro Martelli ha parlato per un incontro organizzato dal R.C.”M.Marini”Pistoia Montecatini Terme.Dopo l’introduzione del presidente del Club, Marco Matteini, è stato trattato trattato il tema”Rischio sismico e tutela del Patrimonio Artistico mediante tecnologie innovative in Italia e nel mondo”.
Alessandro Martelli,rotariano del Bologna EST, laureato in ingegneria, ha conseguito il dottorato in ingegneria nucleare a Karlsruhe, ed è attualmente direttore del Centro Ricerche di Bologna e coordinatore degli interventi di promozione, trasferimento e sviluppo tecnologico delle attività svolti dai Centri ENEA del Nord Italia.E’ presidente dell’Associazione “GLIS-Isolamento ed altre Strategia di Progettazione Antisismica”, nonché docente presso l’Università di Bologna di “Costruzioni in zona sismica”.Grande conoscitore della materia e grande comunicatore, ha tenuto col fiato sospeso i numerosissimi soci del Club(e i loro ospiti) e anche i rotaractiani: era presente-tra gli altri- il presidente Giulio Taddei.
“Il terremoto d’Abruzzo ha dimostrato che gli interventi di restauro del patrimonio artistico sono errati:mi riferisco ai cordoli di cemento armato”-ha detto Martelli”ma è anche inaccettabile che siano crollati edifici strategici, tipo la Prefettura e gli ospedali”.
Dopo aver fatto un excursus storico(gli antichi proteggevano le opere con velli di lana e sabbia nel sottosuolo, vedi ad esempio Paestum),e la proiezione di interessanti filmati ed immagini di terremoti e soluzioni tecniche di prevenzione, ha lanciato un sasso per il David di Michelangelo: “E’ fatto di ‘marmaccio’e la stessa postura della statua-unita all’umido, all’alluvione di Firenze e al trasporto traumatico-lo pongono a rischio distruzione anche in caso di evento sismico irrilevante”.Martelli ha poi detto che 2 interrogazione parlamentari-seguite alla sua denuncia-non sono riuscite a smuovere la situazione. Chissà dopo questa conversazione al “M.Marini”……,,